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Cambiare font per risparmiare inchiostro

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Cambiare font per risparmiare inchiostro

Importanza del font per stampare documenti

Il consumo delle cartucce rappresenta uno dei problemi principali delle stampanti, il cui costo iniziale può essere anche decisamente contenuto, ma viene poi maggiorato nel tempo dalle spese necessarie per l’inchiostro.

Come è noto, il font è l’insieme di lettere (dalla A alla Z), numeri e simboli utilizzati nella stampa di qualsiasi documento, che di solito hanno il medesimo aspetto grafico, chiamato carattere tipografico.

A seconda delle differenti impostazioni, è possibile fare impiego di diversi font, che sono praticamente i progetti grafici ideati e scelti in relazione alle singole esigenze.

Un font si caratterizza per vari aspetti, che sono:

  • dimensioni, dipendenti dall’uso di lettere maiuscole e minuscole e dal loro allineamento;
  • crenatura, si tratta dello spazio tra i simboli;
  • peso, collegato all’estensione dell’area inchiostrata;
  • stile, rapportabile al genere di caratteri e alla loro disposizione.

È possibile utilizzare font che richiedono un minore quantitativo di inchiostro per ottenere una sensibile riduzione sulle spese per cartucce e toner, che incidono moltissimo sul bilancio globale di esborsi, soprattutto in uffici dove le stampe siano particolarmente numerose.

Come risparmiare inchiostro cambiando font

Dal punto di vista commerciale, l’inchiostro di stampa rappresenta uno dei liquidi più costosi del mondo e, tenendo conto che uffici e aziende non possono fare a meno di questa tecnica che non può essere del tutto sostituita da procedure digitalizzate, è chiaro come un contenimento dei consumi costituisca un importante vantaggio economico.

Esistono font a basso dispendio d’inchiostro che, tra l’altro, potrebbero contribuire ad evitare il fastidioso problema della limitata durata delle cartucce, puntando dunque sulla massima efficienza e sul minimo consumo. Di seguito ti elencheremo alcune buone norme da seguire:

  • Limitare il più possibile l’impiego del grassetto e servirsi di caratteri tendenzialmente piccoli, che consentono un utilizzo limitato d’inchiostro, oltre a facilitare spesso la lettura dei testi.
  • Separare i colori, una tecnica utilizzata principalmente da grafici e designer che permette di risparmiare notevolmente sul consumo di cartucce.
  • Ecofont è uno speciale carattere che si distingue per la presenza di piccoli fori progettati per abbassare la richiesta di inchiostro, con un risparmio effettivo che si aggira intorno al 20% del totale. La piccola rivoluzione di questo genere di carattere, dovuta alla presenza dei minuscoli forellini, non va per nulla a penalizzare la leggibilità dei testi. Si tratta di un programma scaricabile gratuitamente e disponibile in 5 lingue (italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo) e utilizzabile su tutti i sistemi operativi, che si rivela funzionale ed efficace.
  • Servirsi di font economici, discriminando le differenti finalità dei documenti che possono essere stampati con caratteri eleganti quando utilizzati per scopi rappresentativi oppure semplici per usi interni.
  • Valutare la percentuale di copertura per pagina, optando per i caratteri meno voluminosi e quindi con una minore estensione, tenendo conto di vari modelli disponibili.
  • Impiegare Garamond, considerato come il carattere più economico in assoluto tra quelli disponibili, in quanto consente un risparmio pari al 24% di consumo, ma che è di circa il 15% più piccolo rispetto agli altri caratteri.
  • Usare Century Gothic un carattere che, a differenza di Ecofont, si trova pre-installato ed è in grado di garantire un risparmio pari al 30% sul totale, anche se però tende ad occupare più spazio in larghezza e quindi presuppone un maggiore consumo di carta.

Limitare il consumo d’inchiostro modificando il font

Modificare il font per risparmiare inchiostro non sempre è facile come si crede in quanto, selezionando un determinato tipo di carattere, è possibile ottenere svariati tipi di risultati.

Aprendo un qualsiasi documento, si viene portati a utilizzare il font suggerito dal computer, mentre sarebbe buona norma servirsi delle tipologie sopra elencate.

Oltre a Garamond e Century Gothic, altri font che garantiscono un effettivo risparmio sul consumo d’inchiostro sono Times New Roman, Calibri e Verdana.

L’impiego di Sans Forgetica, il noto font a caratteri spezzati che consente un notevole risparmio d’inchiostro, non è accettato da tutti poiché la lettura di documenti del genere non è sempre pienamente comprensibile. Il font, che non viene impiegato per stampare libri, è molto utile invece per brevi testi.

Bisogna, infine, tenere conto del fatto che, oltre al contenimento delle spese per la stampa, è necessario valutare con attenzione la resa finale del documento che, se prodotto con caratteri troppo sottili, potrebbe risultare di difficile comprensione.

Pertanto, è opportuno analizzare tutti requisiti del font prima di sceglierlo, perché la finalità ultima dei documenti rimane quella di essere utili.

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