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Come capire quale carta fotografica supporta la stampante

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Come capire quale carta fotografica supporta la stampante

Desideri stampare i ricordi più belli del tuo ultimo viaggio all’estero, i primi sorrisi del tuo bambino o qualche momento divertente del tuo compleanno ma temi di sprecare tempo e denaro? Il segreto per ottenere stampe digitali di elevata qualità anche da casa sta nella scelta della carta fotografica.

La maggior parte delle stampanti Inkjet e stampanti Laser supportano un’ampia gamma di formati che consentono, in ogni caso, di ottenere colori e finiture migliori rispetto al resto delle carte utilizzate per la stampa.

Negli articoli precedenti, vi avevamo parlato di come stampare una foto con la stampante a casa, ma ora andremo più nel dettaglio, soffermandoci sulla carta da usare.

Come scegliere la carta fotografica per una stampante inkjet

Progettata per la stampa di immagini o di scatti digitali ad alta risoluzione, la carta fotografica consente di riprodurre fedelmente i colori e la definizione dei particolari. Ma non tutte garantiscono lo stesso risultato, molta importanza infatti viene data alle tipologie di carta, così come anche alle cartucce o i toner utilizzati.

Le comuni stampanti a getto d’inchiostro supportano più formati fotografici. Ma quale si adatta alla tua periferica? A meno che la finitura non venga espressamente indicata nelle specifiche tecniche della macchina, o anche nel libretto delle istruzioni di uso, dovrai investire un po’ di denaro per provarne diverse tipologie, in modo da avere ben chiare le differenze e distinguere l’effetto che ciascun supporto fotografico può assicurarti.

Per effettuare un acquisto consapevole devi tenere in considerazione vari fattori quali:

  • Resa colorimetrica. La perfetta combinazione con la tecnologia della stampante determina la gamma di colori di una carta fotografica. Quelle lucide offrono una resa maggiore rispetto a quelle opache, la cui riproduzione del colore nero risulta peggiore a causa di una grammatura inferiore.
  • Peso. Espresso in g/m2 (grammi per metro quadro), evita che la carta possa piegarsi durante la stampa. Pertanto, più è pesante e maggiore è la resa. Tuttavia, per non commettere errori, prima dell’acquisto verifica sempre il peso massimo e la densità (o spessore) supportati dalla tua stampante. Non tutte le periferiche, infatti, sono in grado di accettare carte fotografiche molto pesanti.
  • Spessore. La densità della carta viene in genere misurata in millimetri o millesimi di pollice. Sebbene il valore sia perlopiù legato al peso, talvolta potresti trovare delle tipologie di carte con densità simile, ma peso assai differente. Anche in questo caso, suggeriamo di verificare il calibro supportato dalla tua periferica.
  • Opacità. La maggior parte delle carte fotografiche ha un’opacità che va dal 94% al 97%. Questa caratteristica impedisce all’inchiostro di passare attraverso il supporto evitando la miscelazione dei colori e consentendo di stampare immagini o scatti digitali su entrambi i lati.
  • Brillantezza. Il parametro si riferisce alla luminosità del bianco della carta. Il valore varia da 1 a 100, ma tieni ben presente che non tutte le case produttrici lo riportano sulla confezione.
  • Texture. Indispensabile per definire la resa dei dettagli, influisce sui toni, sulla capacità di riflettere la luce e sull’effetto complessivo dell’immagine stampata.
  • Formato. Il mercato offre un’ampia gamma di carte fotografiche dalle dimensioni più disparate, in modo da soddisfare qualsiasi tua esigenza. Se opti per un formato molto grande, suggeriamo prima di effettuare una prova su uno standard 10×15, in modo da rilevare possibili errori e correggerli in tempo, evitando così di sprecare carta.
  • Compatibilità. Come abbiamo già più volte rimarcato, prima di acquistare qualsiasi supporto verifica la compatibilità della stampante con il prodotto selezionato. In genere, le case produttrici riportano sulla confezione un elenco completo di modelli.

Finitura della carta: quale scegliere per ottenere risultati migliori?

La finitura è un parametro da non sottovalutare. Esistono varie tipologie e ognuna offre un risultato diverso:

  • Carta glossy o lucida. Scelta primaria dei consumatori amatoriali, offre colori saturi e vibranti nonché un nero profondo, risaltando l’immagine. Unico neo? Se guardi la stampa da un lato e in condizioni di luce intensa si crea un fastidioso riflesso sulla superficie che impedisce la corretta visibilità.
  • Carta matt o opaca. A differenza del supporto fotografico precedente, non produce alcun riflesso. La profondità del nero e l’ampiezza del gamut sono inferiori, tuttavia, questa tipologia di carta è particolarmente indicata per la stampa di esposizioni fotografiche.
  • Carta semi opaca. Nota anche come satinata o pearl, è un buon compromesso tra carta opaca e lucida: garantisce un’ottima resa dei colori e un’eccellente gamma di bianco e nero. È perfetta per le stampe digitali da incorniciare.
  • Carta metallizzata. Molto resistente, è caratterizzata da un effetto perlato che regala alle immagini colori più brillanti. Tuttavia, essendo riflettente, conviene incorniciare le foto senza vetro.

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