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Come funzionano le stampanti laser monocromatiche e a colori

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Come funzionano le stampanti laser monocromatiche e a colori

Le stampanti laser rappresentano oramai uno strumento imprescindibile per lavoratori d’ufficio e studenti.

Abbandonate progressivamente le stampanti a getto d’inchiostro, caratterizzate da una maggiore lentezza nel procedimento di stampa oltre che da costi maggiori relativi all’acquisto dell’inchiostro stesso, le stampanti laser si sono rapidamente affermate in qualità di dispositivi comodi, pratici e versatili.

Sul mercato è possibile acquistare stampanti laser in grado di produrre documenti sia a colori che in bianco e nero, ma in fin dei conti, indipendentemente dalla tipologia di stampante laser scelta per la propria abitazione o per il proprio ufficio, il procedimento di stampa è sempre lo stesso.

Già, ma come funziona il procedimento in questione? Quali sono i vari passaggi attraverso i quali un documento, dopo essere stato inviato al dispositivo di stampa sotto forma di input elettronico, viene riprodotto in formato cartaceo?

Approfondiamo il discorso e concentriamoci sugli step necessari per garantire una corretta stampa sia nel caso di stampanti laser in bianco e nero che a colori.

Prima di entrare nel dettaglio, è necessario fare una premessa riguardante la differenza tra stampanti laser e a getto d’inchiostro.

Nel primo caso, oggetto della nostra guida, il procedimento di stampa è fondato sull’utilizzo di un laser in grado di trasportare l’immagine da stampare direttamente su di un cilindro fotosensibile. Il cilindro, anche detto “tamburo“, assume i dati dell’immagine da riprodurre e li trasferisce sulla carta, il tutto mediante il caricamento del toner stampante laser.

Nel secondo caso, invece, le operazioni che garantiscono la stampa su carta sono prevalentemente meccaniche, con l’inchiostro delle cartucce che viene incorporato sui caratteri di battitura per produrre i documenti cartacei. Tuttavia, il procedimento di stampa attraverso la stampante a getto d’inchiostro è tutt’altro che ottimale: i fogli usciti dal dispositivo di stampa possono apparire macchiati e di scarsa qualità, con l’inchiostro che spesso ha bisogno di qualche secondo prima di asciugarsi completamente sul supporto cartaceo.

Ecco per quale motivo le stampanti laser vengono oramai largamente impiegate in sostituzione ai dispositivi a getto d’inchiostro.

Le fasi di caricamento del tamburo e del toner

Passiamo ora ad analizzare il procedimento di stampa vero e proprio delle stampanti laser.

Partendo dal presupposto che il funzionamento tra stampanti a colore e in bianco e nero è il medesimo, il primo step riguarda l’attivazione del tamburo attraverso una carica elettrica negativa.

L’elettricità è in grado di lavorare direttamente sulla superficie del cilindro, permettendo al contempo al laser di procedere con la scansione della superficie stessa; la scansione è un momento fondamentale per il procedimento di stampa, poiché elimina dalla superficie del tamburo la carica elettrica negativa nei punti in cui il toner dovrà essere applicato in fase di stampa.

Ed è sempre grazie al laser che l’immagine da riprodurre viene “letta” dalla stampante, per poi passare in una fase successiva direttamente sulla superficie del tamburo (seppur riprodotta su di esso in negativo). A questo punto avviene lo sviluppo, vale a dire l’operazione di caricamento del toner sul tamburo nei pressi delle aree ancora attraversate dalla carica elettrica.

Solo al termine di questo passaggio il toner verrà traslato sul foglio di carta, il quale sarà sottoposto allo scorrimento necessario a mandarlo letteralmente in stampa.

L’ottenimento del documento stampato

Dopo che sul foglio di carta sarà stato applicato il toner, quest’ultimo apparirà ancora non perfettamente aderente alla superficie cartacea. Per far sì che la polvere possa aderire al meglio il foglio dovrà passare necessariamente attraverso una sorta di “area di cottura“, uno spazio interno della stampante nel quale il toner viene letteralmente fuso.

La fusione avviene mediante l’utilizzo del rullo pressore e del rullo fusore, con il primo che pressa il foglio sul secondo e il secondo che si scalda per fondere il toner.

A questo punto, il toner risulterà perfettamente aderente al foglio di carta, il che garantisce la stampa definitiva del documento.

Tuttavia, vi è un ultimo step da seguire: la pulizia interna della stampante. Una volta che il toner avrà aderito al foglio di carta si attiverà una piccola lama di pulizia, la quale svolgerà un’azione pulente negli spazi in cui il toner è stato applicato.

L’importanza della pulizia è fondamentale, poiché parte del toner stesso, non essendo utilizzata durante il procedimento di stampa, andrà rimossa dagli interni per evitare che il tamburo si sporchi. Al termine della pulizia il foglio potrà finalmente essere stampato ed uscire dall’apposito sportellino.

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