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Come si ricarica un toner: suggerimenti utili

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Come si ricarica un toner: suggerimenti utili

Cosa fare quando si esaurisce un toner: come si ricarica?

Dopo tanti utilizzi il tuo toner si è esaurito e non vuole più saperne. Cosa fare?

Puoi scegliere di acquistare dei consumabili di ricarica, oppure puoi ricaricare il toner da solo a casa tua.

La ricarica fai da te può essere conveniente rispetto all’acquisto di un toner, specie di marca; tuttavia valuteremo pro e contro: se vale la pena cimentarsi in questa operazione o è meglio optare per altre soluzioni.

Se stai cercando delle dritte, sei nel posto giusto. Ci vorrà un po’ di pazienza, qualche accorgimento e un pizzico di manualità per ricaricare il toner.

Qui di seguito ti elencherò l’occorrente per rigenerare il tuo toner a casa in tutta sicurezza, onde evitare incidenti di percorso.

Materiale occorrente, cosa ti serve per rigenerare il toner

Scegliere di rigenerare il toner a casa può risultare più economico, anche se naturalmente richiede più tempo. Per i materiali assicurati che siano di qualità, servirà infatti un kit di ricarica. Solitamente esso contiene: polvere di stampa, istruzioni per ripristinare l’ingranaggio, chip, spesso c’è anche un piccolo imbuto.

Il chip di reset è un altro strumento indispensabile ed è utile al risparmio. Il chip segnala quando l’inchiostro si sta esaurendo, in questo modo protegge la testina dal deterioramento. Questo perché, con l’esaurimento dell’inchiostro, i collegamenti tra la cartuccia e la testina si seccano.

Se vuoi preservare la tua stampante abbi cura della tua testina, quindi non dimenticare l’importanza del chip. Nel caso della ricarica del toner, esso ha la funzione di farlo riconoscere al sistema come nuovo e pertanto funzionante.

Le operazioni di ricarica dipendono anche dalla peculiarità dei modelli: alcuni hanno uno sportellino dove mettere la polverina di inchiostro. In questo modo avrai facile accesso al piccolo serbatoio apposito.

Tuttavia ci sono toner che non hanno alcun foro, per cui dovrai fare tu un buco. In questo caso dovrai essere preciso, altrimenti potresti rovinare il consumabile.

Tra l’altro, il toner è potenzialmente tossico, quindi evita di inalare qualsiasi suo elemento, senza venire a contatto con la polvere d’inchiostro esausta.

Come prepararti alla ricarica del toner

Prima di iniziare, cura il tuo piano di lavoro: fa che sia rivestito onde evitare macchie.

Se puoi, lavora all’aperto o in un ambiento arioso. Fai questa operazione con i guanti e abbi a portata di mano una busta per la polvere.

Tieni con te un cacciavite piatto, qualcosa per sollevare il serbatoio e del nastro adesivo, oltre al suddetto kit acquistabile comodamente online.

L’operazione di ricarica toner: passaggio per passaggio

Premettiamo che non tutti i toner sono uguali, pertanto dipenderà dal modello prescelto: per alcuni toner è semplice ricaricarli, per altri un po’ meno.

Prima di cimentarti, studiati il tipo di toner che hai tra le mani per regolarti di conseguenza.

In generale, puoi seguire questi passaggi: rimuovi il toner, mettilo sul tuo piano di lavoro e pulisci la superficie di contatto.

Solitamente, il foro da cui far passare la polverina per la ricarica viene situato nella parte posteriore del consumabile. Nei modelli con tappo/sportellino sarà molto facile ed intuitivo trovare quest’ultimo.

L’operazione diventa problematica nel caso in cui non ci sono fori e dovrai usare una siringa. Non solo dovrai essere preciso, ma dovrai anche individuare con esattezza il punto di contatto con il serbatoio. Solo avendo accesso al serbatoio, potrai svuotare l’inchiostro esausto per poi ricaricarlo.

Una volta svolte tutte le operazioni dovute con il nastro adesivo potrai sigillare il foro, oppure in alternativa c’è il teflon.

Infine, non dimenticare il chip incluso nel tuo kit, altrimenti il dispositivo non riconoscerà il consumabile.

Consigli finali, i toner rigenerati e compatibili

Come abbiamo visto, l’operazione non è impossibile, ma ci vuole attenzione: dovrai acquistare un kit ed essere molto preciso.

La situazione, poi, si complica se devi fare un foro: nel caso sbagliassi avresti sprecato i soldi del kit.

Se si vuole risparmiare, una soluzione alternativa può essere il cambio del toner. Si può optare sia per toner rigenerati che compatibili.

I toner compatibili sono a buon mercato e godono delle stesse caratteristiche degli originali. I toner rigenerati spesso costano leggermente in più, in quanto subiscono una revisione e la sostituzione delle parti usurate.

In ogni caso, entrambi sono più convenienti, economicamente parlando, degli originali.

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