ClickCease
Resi gratuiti
Garanzia 24 mesi
Pagamenti sicuri
Spedizioni rapide in 24/48h
Resi gratuiti
Garanzia 24 mesi
Pagamenti sicuri
Spedizioni rapide in 24/48h

DPI: di cosa si tratta e perché prestarle attenzione

Home » Guide e info » DPI: di cosa si tratta e perché prestarle attenzione
DPI: di cosa si tratta e perché prestarle attenzione

Quando viene stampata una foto, bisogna prestare attenzione a tutta una serie di fattori molto importanti, che possono influenzare la qualità di stampa e che, potenzialmente, potrebbero fare una grande differenza.

Fra questi fattori bisogna tenere in considerazione i dot-per-inch, più comunemente noti come DPI, un’unità di misura che ti permette di indicare la qualità delle foto in base alla risoluzione.

DPI, o dot-per-inch, più precisamente, indica il numero di punti per pollice. Un pollice ha un valore di 25,4 millimetri, di conseguenza i DPI indicano quanti punti vi sono in una riga lunga equivalentemente 25,4 millimetri.

Un numero elevato di DPI, quindi un numero elevato di punti per pollice, indica una qualità elevata della foto, in quanto presentano una risoluzione (dot-per-inch) più alta.

Bassi DPI, invece, indicano una risoluzione inferiore e, di conseguenza, una qualità più bassa.

Fatta questa premessa, è possibile dire che i DPI rappresentano la risoluzione dell’immagine che si andrà a stampare, ma bisogna considerare che questo non è l’unico parametro da tenere sott’occhio.

Infatti, la dimensione dell’immagine è molto importante, in quanto un’immagine di piccole dimensioni, per quanto sia possibile aumentare i DPI, non cambierà la sua dimensione.

Cambiando i DPI, infatti, aumenterai soltanto la sua qualità, ma non la dimensione.

Come valutare velocemente la qualità dell’immagine

Un semplice modo per valutare la qualità di un’immagine è il suo peso. Infatti, un peso maggiore indica un numero di DPI maggiore, e quindi una migliore qualità.

Per essere più precisi, sarà sufficiente andare a cliccare col tasto destro del mouse sul file e cliccare “proprietà“.

Nella schermata che si aprirà, fra le diverse schede, sarà possibile individuarne una in particolare: “dettagli“.

Una volta aperta questa scheda, si potrà individuare ogni caratteristica dell’immagine, tra cui il peso.

Qual è la risoluzione più adatta alle foto? E come modificarla?

Non esiste una risposta univoca alla domanda. Infatti, scopi differenti utilizzeranno metriche differenti.

In termini assoluti, la maggior qualità possibile si può ottenere con il massimo numero di DPI a disposizione, specialmente per immagini di grandi dimensioni.

Nel caso di stampe con cartucce o toner, sarà necessaria una risoluzione minima di almeno 300 DPI: in questo modo, anche in caso di immagini di grandi dimensioni, il risultato sarà soddisfacente.

Per foto di dimensioni più grandi del solito, invece, è possibile rivolgersi a fotografi professionisti, che sono più attrezzati e dispongono di tutto il materiale necessario.

Diversa è la situazione nel caso la foto sia necessaria per i siti web.

Infatti, nei siti web, è molto importante la velocità di caricamento, che fra le tante variabili dipende anche dal peso (e quindi dalla qualità) delle foto.

In questi casi, foto più leggere (con meno DPI), possono risultare più utili per lo scopo prefissato.

Una risoluzione di 72 DPI è più che sufficiente per avere una qualità buona, con un peso relativamente basso, soprattutto se viene visualizzata da un cellulare, e non da schermi di grandi dimensioni.

Per modificare la risoluzione dell’immagine, in base al proprio scopo, è sufficiente utilizzare programmi di grafica come Photoshop o Gimp per visualizzare le dimensioni in pixel e i relativi DPI, e modificare le loro impostazioni, di conseguenza.

Che succede se modifichi i DPI di una foto?

Se il tuo obiettivo è aumentare i DPI di una foto, quindi vuoi migliorarne la qualità, automaticamente ne ridurrai la dimensione.

Infatti, per aumentare la densità di punti per pollice (dot-per-inch), si potrà semplicemente ridurre il numero di pollici (inches) per aumentarne la qualità.

Diversamente, ingrandendo un’immagine, ridurremo la densità di punti per pollice, e di conseguenza la sua qualità.

Per tale ragione, è importante valutare sia la densità di punti per pollice (quindi i DPI), sia la grandezza dell’immagine.

Conclusioni

Per concludere, in caso di dubbi, la risoluzione “migliore” potrebbe essere attorno ai 300 DPI. Infatti, a discapito di un peso moderato, sarà possibile stampare immagini di ottima qualità, qualora fosse necessario.

In ogni caso, andare oltre i 300 DPI potrebbe essere inutile. Infatti, la vista umana, ad una distanza di circa 30 centimetri (che è la distanza ottimale di messa a fuoco dell’occhio), non riesce a distinguere una risoluzione di 300 DPI, che quindi sono più che sufficienti per avere un’ottima qualità.

Andando oltre i 300 DPI, inoltre, appesantirai eccessivamente (ed inutilmente) le immagini, ed eventualmente il caricamento del sito web, senza trarne un reale vantaggio.

Per tale ragione, non oltrepassare questo limite è una scelta sensata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere