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Perché leggere su carta è meglio

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Perché leggere su carta è meglio

Sono in molti a sostenere che il digitale sostituirà completamente la carta, ma probabilmente questo non potrà mai verificarsi, grazie ai palesi vantaggi che quest’ultima offre rispetto ad un monitor.

Questo discorso è valido sia per i libri, che per determinati documenti di lavoro, oltre che per gli appunti di studio, dove non sempre lo schermo di uno smartphone o un tablet rappresenta la migliore soluzione. Leggere su carta è meglio e rappresenta un’abitudine decisamente radicata per molti, quindi in questo articolo cercheremo di stabilirne il motivo.

L’importanza della lettura

Si dice che i poveri abbiano grandi televisori e i ricchi grandi librerie. Se questo detto corrisponda a verità, non è dato saperlo. Ciò che è certo, però, è che la lettura nella vita delle persone è di fondamentale importanza, e che ogni libro letto rappresenta sempre e comunque un arricchimento. Addirittura, alcune ricerche hanno dimostrato come leggere rappresenti attingere ad una fonte di felicità, perché ci permette di diventare più socievoli, più attraenti dal punto di vista culturale e più empatici verso il prossimo.

Assodata l’importanza della lettura, negli ultimi anni a più riprese si è tentato di soppiantare completamente il supporto cartaceo in favore di quello digitale. Sicuramente quest’ultimo offre dei vantaggi, ma quelli a cui si rinuncia preferendo uno schermo di un pc o di uno smartphone rispetto alle pagine in “cellulosa” non sono da sottovalutare. Le maggiori differenze, come vedremo, risiedono sia nella percezione che nella memorizzazione delle informazioni lette.

Lettura: digitale o cartacea? Differenze e vantaggi

Quando si legge da un supporto tecnologico, è più facile esser distratti delle mille notifiche ricevute sul device, tra quelle social, la messaggistica, le e-mail e tutti quei canali che siamo soliti utilizzare nella nostra quotidianità. È quasi inevitabile “perdersi” in una situazione simile, quindi una lettura di questo tipo viene definita parcellizzata, ovvero più idonea all’apprendimento di concetti brevi e concreti. Ovviamente questo non significa che il digitale sia da condannare, anche perché ci permette di accedere a moltissime informazioni in brevissimo tempo.

Questo discorso è valido anche in ambito lavorativo. Basti immaginare quanto può essere poco piacevole far visionare ad un cliente un documento, piuttosto che una brochure, interrompendo continuamente la sua lettura a causa delle suddette notifiche. In questo modo si risulterebbe tutto fuorché professionali. Ovviamente in questo caso anche la definizione dei documenti assume una certa importanza, quindi in caso di stampe domestiche, è sempre opportuno utilizzare cartucce o toner di qualità. Lo stesso possiamo dire dell’ambito scolastico, dove si passano molte ore a leggere gli appunti presi.

La lettura su carta, però, permette una concentrazione maggiore, anche “toccare” le parole consente di ricordare con precisione maggiore, quindi stanca di meno e rilassa. E a trarne beneficio sono proprio gli occhi, che si affaticheranno di meno. Alcuni studi hanno dimostrato come due ore di uso continuativo dello smartphone o di un tablet possano ridurre il livello di melatonina fino al 22%, condizione che a lungo termine può portare anche a serie conseguenze, dalla depressione, fino ai casi più estremi del cancro.

Persino prima di dormire è consigliata, invece, la lettura di un buon libro, proprio perché in grado di rilassare la mente e preparare al sonno. Al contrario, la luce di uno schermo come quello di un e-reader o di un tablet, può mantenere svegli più a lungo e, in determinate circostanze, peggiorare direttamente la qualità del sonno stesso. Non dobbiamo nemmeno dimenticare che la luce blu prodotta dagli schermi aumenta quello che è l’invecchiamento cutaneo, favorendo la comparsa di macchie sulla pelle e sul viso.

Meglio digital o cartaceo?

Tralasciando per un attimo tutti i tecnicismi prima descritti, la lettura su carta ha un fascino innegabile che difficilmente tramonterà. Nonostante vivano in un’epoca digitalizzata, infatti, la maggior parte delle persone quando vuole leggere un buon libro, continua a preferire appunto la versione cartacea. D’altronde, come non pensare a quel caratteristico odore che i libri stessi emanano? Sono in molti a sostenere come sia proprio questo il fattore che fa pendere l’ago della bilancia nella scelta di un titolo stampato piuttosto che digitale.

Come anticipato, anche per lo studio continua ad essere più indicata la carta, perché permette di prendere appunti in maniera più agevole rispetto ad un pc, di sottolineare le parti d’interesse e, in alcuni casi, anche di scarabocchiare durante la lettura. Tutte azioni che, con un supporto tecnologico, diventano difficile da realizzare. Come detto, ovviamente non è da condannare il digitale, perché la sua comodità in precise circostanze è innegabile. Ma ritagliarsi degli spazi “senza connessione”, per dedicarsi alla più riflessiva carta, non potrà che farci bene.

4 Commenti. Nuovo commento

  • La carta… Quando leggi un libro, lo sottolinei, lo macchi.li ungi, diventa tuo,entra dentro di te. e porta la tua identità

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  • Personalmente non condivido, io memorizzo allo stesso modo e la mia pelle è limpida se non fosse per i miei gatti, quindi continuo a non capire questo pensiero e neanche la percentuale di persone che sceglierebbero la carta

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    • A volte mi faccio la stessa domanda però alla fine è meglio la carta perché magari tu ora non vedi le macchie però se starai a lungo davanti uno schermo a ottant’anni ti potrebbero venire quindi ora ci sta che tu non sia preoccupato però le conseguenze arrivano sempre dopo, comunque leggere su carta è molto più emozionante che leggere sullo schermo, è un opinione e non voglio giudicarti, ripeto che a volte mi faccio anch’io la stessa domanda ma alla fine la risposta è quella: meglio la carta!!!

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