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Stampante spenta a lungo e inutilizzata: cosa fare in caso di errori?

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Stampante spenta a lungo e inutilizzata: cosa fare in caso di errori?

In ambito domestico, ma spesso anche nelle aziende, la stampante è un accessorio che viene utilizzato in maniera discontinua, con periodi di inattività che possono compromettere le sue performance.

Di solito i problemi possono essere risolti seguendo procedure di sicurezza e, più di rado, con situazioni che richiedono un intervento di un tecnico se la stampante è ferma da molto tempo, in particolare nel caso di macchine a getto di inchiostro.

Ci possono essere errori e problemi con alcuni colori, sbavature e canali non funzionanti. Il programma di gestione e diagnostica segnala tutto all’accensione, ma in alcuni casi bisogna intervenire a mano.

Qual è la fonte dei problemi con le stampanti ferme da un po’

L’utilizzo frequente di una stampante svolge una funzione importante per la salute degli ugelli, perché per ogni ciclo l’inchiostro effettua tramite la pressione una piccola pulizia asportando i residui.

Se ci accorge della presenza di qualche difetto di stampa, quando alcune lettere in particolare all’inizio del foglio risultano sbavate, bisogna intervenire con la procedura guidata di pulizia degli ugelli, perché sarà sicuramente rimasto un po’ di inchiostro che si è seccato e che lascia il segno.

Stesso tipo di problema di presenta nel caso di stampanti rimaste ferme per molto tempo, mesi, magari, in cui l’inchiostro ha avuto tutto il tempo non soltanto di solidificarsi, ma anche di indurirsi.

In questo caso la stampante segnalerà che alcuni colori sono non disponibili e che bisogna intervenire con la pulizia guidata via desktop o con un’app.

È importante evitare di intervenire utilizzando stuzzicadenti aghi o altri strumenti per provare a pulire l’ugello, perché i rischi sono piuttosto grandi.

Infatti, si può danneggiare la gomma lasciando un segno o deformandola, soprattutto se la stampante non è nuovissima. Nei casi più maldestri si rischia persino di toglierla dalla posizione, rendendo difficile il recupero della funzionalità.

Esegui sempre il ciclo automatico di pulizia

La procedura guidata di pulizia, invece, è automatizzata e serve per far sciogliere i residui di inchiostro con un ciclo a vuoto, per il quale può essere richiesto a seconda del modello l’uso di qualche foglio sacrificale.

Andranno benissimo quelli già stampati che si trovano nel cestino degli scarti, perché la macchina deve provvedere a soffiare via i residui.

Solitamente gli inchiostri per stampa di nuova generazione, sia di marca sia compatibili, hanno un grado di fluidità molto elevato e quando seccano lasciano un residuo più contenuto rispetto a quelli datati.

Se la stampa dovesse presentare segni di difettosità anche dopo il ciclo di pulizia, bisogna lasciarla spenta per una mezza giornata, 8-10 ore e ripetere il programma a intervalli regolari, fino a quando non si è ottenuto il risultato di una stampante perfettamente pulita.

È anche importante ricordarsi che quando le cartucce di inchiostro sono finite, devono essere sostituite il prima possibile, anche se questo rappresenta un costo.

Lasciando che i residui in fondo alla cartuccia si secchino c’è il rischio che durante la procedura di pulizia guidata fatta con l’ultima piccola quantità di inchiostro rimasta la stampante si inceppi, rendendo più complicate le cose.

Come evitare i problemi

Per preservare al meglio una stampante, comunque, è sempre importante utilizzarla con una certa frequenza, per evitare che i residui si solidifichino e diventino un vero problema, e utilizzare esclusivamente inchiostri di marca o compatibili con caratteristiche elevate, per evitare che una mescola troppo densa o con caratteristiche ossidanti causi problemi.

Dopo aver fatto il ciclo di pulizia automatico, un’azione che andrebbe fatta circa una volta al mese per un uso medio, si possono togliere momentaneamente le cartucce e controllare a occhio se ci sono residui rimasti negli alloggiamenti degli ugelli.

In questo caso con un fazzolettino leggermente inumidito ma non bagnato (l’acqua non deve raggiungere il ciclo della stampa, perché altrimenti potrebbe danneggiare componente elettroniche non a vista), si può rimuovere l’inchiostro residuo, sempre con la massima cura ed evitando di premere o strofinare con troppa intensità.

Se i problemi di stampa sono relativi ad una macchina al laser, è sufficiente prendere un fazzolettino leggermente inumidito e passarlo lungo il taglio dell’incastro del toner, per rimuovere i residui di polvere rimasti e svuotare il cassettino, se è presente nella stampante.

Anche in questo caso è importante utilizzare fazzolettini di carta, gli stessi che si usano per il naso, ed evitare il cotone o la carta troppo dura. Il primo, infatti lascia filamenti che poi si impregnano di inchiostro e possono danneggiare in maniera molto seria la stampante, mentre la seconda rischia di strappare la gomma.

2 Commenti. Nuovo commento

  • Posseggo 1 stampante Epson Stylus C84 che a causa personali non ho potuto utilizzare per circa 12-14 mesi 🙁 Quando ho provato a utilizzarla non mi stampava più 🙁 Ho più volte provato a fare la pulizia degli ugelli della stampante (col tasto apposito) e a cambiare le cartucce (con delle cartucce nuove), ma la stampante continua a non stampare quasi piu’ (è migliorata solo 1 poco poco) 🙁 Devo buttare la stampante (anche se funziona ma non stampa)?

    Spero in 1 vs risposta

    Rispondi
    • Redazione Offertecartucce.com
      22 Agosto 2022 8:56

      Buongiorno Gianni, è possibile che ci sia ancora dell’inchiostro seccato che blocca la fuoriuscita del nuovo inchiostro.

      Lo staff di Offertecartucce.com

      Rispondi

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