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Stampare brochure: Consigli e trucchi per un risultato professionale

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Stampare brochure: Consigli e trucchi per un risultato professionale

La stampa di una brochure

La stampa di brochure, depliant pieghevoli e piccoli giornali è piuttosto comune e diffusa, perché risponde ottimamente a numerosi scopi.

Un’attività commerciale desiderosa di incrementare le proprie vendite, ad esempio, può servirsi dei classici volantini per attirare più clienti o promuovere le proprie nuove offerte; un museo può stampare brochure per informare turisti e visitatori delle proprie bellezze; un’agenzia viaggi può proporre le proprie migliori mete turistiche ai clienti grazie a un elegante dépliant.

Questo formato cartaceo, insomma, si mostra estremamente variegato ed efficace per stampare brochure, e deve la propria fortuna principalmente ad un fattore: l’immediatezza. Le immagini e le parole impresse su un opuscolo di questo genere, infatti, sono pensate per entrare immediatamente nella mente del lettore, e di convincerlo della bontà del prodotto pubblicizzato, mostrato con chiarezza e semplicità.

Per ottenere questo risultato, però, bisogna sapere bene cosa stampare e come farlo: con questa guida andremo a proporvi alcuni utili suggerimenti per ottenere risultati perfetti nella stampa di una brochure!

Scelta della carta e selezione dei contenuti per la stampa brochure

Una brochure professionale si distinguerà subito per l’accuratezza mostrata nella scelta dei caratteri e delle immagini, nonché nella loro disposizione e nelle modalità di presentazione dei contenuti al lettore.

Anche la scelta della carta sarà importante, così come quella delle cartucce da utilizzare: pur essendo destinata a una consultazione rapida, infatti, una brochure che si rispetti dovrà essere realizzata in carta rigida, il più possibile consistente e di qualità. Fornire dei numeri è sempre complesso, ma in genere si dovrebbe optare per carta spessa, dai cento ai trecento grammi circa (ovviamente va valutato il proprio budget, poiché all’aumento dello spessore corrisponde quello dei costi).

Questi opuscoli, infatti, non sono destinati ad un immediato usa e getta, come avviene ad esempio per i quotidiani o per i più banali fogli pubblicitari (si pensi ai giornali che illustrano le offerte di un supermercato); al contrario, essi spesso prevederanno un utilizzo prolungato e rimarranno per più tempo nelle mani del lettore. Si pensi, ad esempio, ai cataloghi di negozi di abbigliamento o dei mobilifici, che verranno sfogliati più e più volte da ogni cliente; o dai libretti d’opera consegnati a teatro a chi si reca a vedere uno spettacolo, che verranno letti con attenzione durante tutta la serata e poi portati a casa come ricordo.

La brochure perfetta: qualche consiglio

Per realizzare una brochure d’impatto, gradevole alla lettura ed efficace nel veicolare il messaggio desiderato, dunque, sarà bene anzitutto non esagerare con le sezioni di testo. Un titolo per facciata sarà più che sufficiente, magari corredato da immagini sapientemente disposte e piccoli paragrafi per precisare meglio il messaggio, disposti a mo’ di didascalie.

Fondamentale, inoltre, è corredare i bordi o la parte alta di ciascun foglio di informazioni che rimandino direttamente all’editore del depliant: un negozio, ad esempio, non dovrà mancare di aggiungere su ogni pagina il proprio logo, se possibile corredato dell’indirizzo e delle principali informazioni di contatto (numero di cellulare, indirizzo e-mail). Le medesime informazioni dovranno essere ripetute, in formato grande e con un colore attrattivo e perfettamente leggibile, sull’ultimo foglio della brochure, quello che rimarrà in vista quando questa verrà ripiegata. In tal modo, infatti, il lettore non perderà mai di vista quelle che per chi stampa sono le informazioni davvero fondamentali.

Poi c’è la scelta dei caratteri. Bisognerà sempre optare per font di gradevole effetto grafico (da evitare formati da ufficio come il Times New Roman, per intenderci), ma al contempo facilmente leggibili: sconsigliabili, pertanto, sono le scritture corsive o i caratteri arzigogolati, che potrebbero sì apparire stilosi, ma scoraggiare la lettura e la consultazione del depliant da parte di molti.

Ogni sezione di testo, se possibile, dovrà essere corredata da immagini: sarà bene scegliere foto di alta qualità, in grado di comunicare in maniera forte e immediata il messaggio voluto. Per un ente di promozione turistica, ad esempio, sarà utile concentrarsi su vedute, paesaggi o monumenti, tralasciando invece le piccole chicche che, per quanto interessanti dal vivo, sulla carta non riuscirebbero a catturare l’attenzione del lettore. Per negozianti e titolari di attività commerciali, invece, sarà importante mettere bene in luce eventuali sconti e promozioni, facendo subito risaltare i vantaggi economici assicurati da un determinato acquisto.

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