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Come vengono stampati i soldi: Il processo di creazione della valuta

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Come vengono stampati i soldi: Il processo di creazione della valuta

La stampa delle banconote

Come vengono stampati i soldi? A questa curiosità tutti, sin da piccoli, abbiamo cercato risposta: ecco dunque una breve guida in cui riassumeremo i principali passaggi necessari all’immissione di nuove banconote sul mercato.

Anche stampare soldi di carta, infatti, è un’attività che rientra nell’ambito della tipografia: anzi, si tratta forse dell’operazione più ardua e complessa nel settore, tanto da aver costituito per secoli un’autentica sfida: in ogni epoca, infatti, è esistito chi ha provato a mettere in scacco le Zecche di Stato duplicando banconote false, come accade, con eccezionali risultati comici, alla celebre banda degli onesti capeggiata da Totò.

Basti dire, per ora, che quello dello stampare banconote è un processo lungo, complesso e controllatissimo, che coinvolge diversi attori e che richiede numerose operazioni, per le quali è previsto l’impiego di uno svariato numero di macchinari assai sofisticati, così da impedire alle persone di stampare soldi falsi.

Oggi come in passato, inoltre, è fondamentale prestare estrema attenzione alla sicurezza, poiché ogni banconota deve possedere una serie di proprietà che la rendano unica e impossibile da plagiare per un falsario.

Proviamo allora a entrare nel cuore di una Zecca, andando a scoprire come si stampano i soldi!

Scelta e preparazione della carta per banconote per stampare moneta

La più antica tecnica di produzione della carta, coniata in Cina ormai circa due millenni fa, prevedeva l’esclusivo impiego di stracci e fibre di cotone. Con questo materiale, in effetti, è possibile ottenere fogli dall’eccezionale nitidezza e resistenza, in grado di durare molto a lungo nel tempo, quasi alla stregua di fogli di pergamena.

Le tecniche di produzione di carta da stracci, importate successivamente in Europa, sono tuttavia state progressivamente abbandonate a causa degli alti costi e della difficoltà nel reperire la materia prima: oggi, infatti, si preferisce produrre carta sfruttando fibre vegetali e la cellulosa contenuta nella corteccia degli alberi, oppure (soprattutto per la carta destinata a un rapido consumo) sfruttando materiale riciclato.

Per le banconote, tuttavia, è necessario continuare ad utilizzare la più pregiata carta filigranata per banconote derivante dal cotone: questa, appositamente preparata, giunge nelle Zecche ordinata in lunghe bobine, che vengono aperte e marchiate con alcuni elementi distintivi.

In primo luogo vi si applica la filigrana, ovvero quell’immagine che possiamo vedere quando poniamo in controluce ogni banconota. A seguire verranno aggiunti un filo metallico ed una striscia argentata (definita striscia olografica): anche questa cambierà colore ed emetterà bagliori di riflesso in base all’inclinazione del foglio, anche grazie allo speciale inchiostro impiegato per la sua realizzazione.

Siamo pronti, a questo punto, ad assistere alla seconda fase della produzione, durante la quale il materiale banconote saranno sottoposte al vero e proprio processo di stampa.

Le quattro fasi della stampa di una banconota: la stampante soldi

Per stampare banconote euro ci si serve di ben quattro differenti meccanismi di stampa, ciascuno deputato a una specifica funzione.

Inizialmente, attraverso la comune tecnologia di stampa offset, si procede ad applicare sui fogli il colore desiderato, grazie al passaggio degli stessi attraverso due rulli, inchiostrati con speciali vernici.

Seguirà poi l’applicazione del numero di stampa, dall’inconfondibile color verde, svolta attraverso l’antica tecnica della serigrafia, che prevede l’utilizzo di una matrice in tessuto.

Per capire cosa accade durante la terza fase della stampa, invece, sarà sufficiente far scorrere tra le dita della mano una qualsiasi banconota: si noterà subito che, al tatto, alcune parti appaiono in leggero rilievo sulle altre. Si tratta delle sezioni stampate attraverso la terza procedura prevista, quella della stampa a intaglio.

Prima di concludere le operazioni, infine, ogni banconota viene dotata di un proprio codice seriale, ovviamente unico e distinto per ciascuno dei pezzi prodotti.

Stampare monete: dalla Zecca all’entrata in commercio

Al termine di tutte queste procedure, non resterà che procedere al taglio dei soldi stampati, attraverso una serie di specifici macchinari, e di inviarle presso la loro successiva destinazione.

Una volta stampate e suddivise in piccoli mazzi, infatti, le banconote sono finalmente pronte per essere messe in circolo, finendo prima al sicuro nei caveau delle banche, e poi nelle tasche dei consumatori. Al trasporto, com’è noto, sono deputati dei portavalori provvisti dei massimi sistemi di sicurezza, installati per evitare furti e rapine durante i viaggi.

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