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Qual è la differenza tra stampa offset e stampa digitale

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Qual è la differenza tra stampa offset e stampa digitale

Spesso capita di fermarsi a riflettere su come vengano realizzati alcuni oggetti di uso comune che manipoliamo tutti i giorni. Si pensi, per esempio, alla carta stampata: dai libri ai calendari, dagli imballaggi alle agende, ogni foglio ha una lunga storia da raccontare, che inizia in una stamperia o in un’azienda di grafica. Partiamo dal principio, dunque: quali sono le principali tecnologie di stampa oggi in uso?

In primo luogo si segnala senza dubbio la stampa offset. A farle concorrenza, però, sono diverse tecnologie alternative, prima tra tutte la stampa digitale.

In questo breve articolo analizzeremo i due metodi e spiegheremo le differenze esistenti tra di essi, illustrando ai lettori quando sia più conveniente optare per la stampa offset e quando invece risulti più conveniente e adatto il secondo sistema.

Che cos’è la stampa offset?

La tecnologia di stampa offset (ve ne avevamo parlato già nel precedente articolo) consente di realizzare, in poco tempo, una gran quantità di stampe, e si rivela valido soprattutto per chi si occupa di packaging, redazione di calendari, volantini e testi d’uso, o comunque destinati ad un consumo piuttosto rapido.

La stampa offset viene resa possibile grazie all’azione di una serie di cilindri rotanti: i primi sono deputati a sgranare l’inchiostro, rendendolo fine ed evitando la formazione di macchie e grumi. Gli ultimi due, invece, sono un cilindro di caucciù, già bagnato dell’inchiostro disposto in maniera da formare il testo desiderato, e un cilindro di compressione, utile appunto a far sì che il foglio, passando nella sottile intercapedine lasciata dal movimento dei due rulli, riceva l’inchiostro stesso.

Per inchiostrare tale cilindro in caucciù ci si serve di una lastra di alluminio, impiegata come matrice, con la quale il foglio di carta non viene mai a contatto: da qui il nome di stampa offset (fuori contatto).

Nel momento dell’inchiostratura della lastra, questa tecnica sfrutta il principio fisico-chimico della repulsione acqua-inchiostro. Le parti della matrice sulle quali non dovrà posarsi l’inchiostro, infatti, vengono irrorate con una soluzione mista di acqua e alcool. Il pigmento si depositerà soltanto sulle aree lasciate asciutte (grafismi), mentre le zone bagnate (cortografismi) serviranno a definire confini e bordi. La lastra, una volta preparata, viene applicata sul cilindro in caucciù, dal quale il testo passerà a sua volta sui fogli.

Che cos’è una stampa digitale

La stampa digitale, pur rivelandosi più lenta rispetto a quella offset, consente un grado di precisione molto più elevato.

Seguendo questo metodo, infatti, non si assiste ad alcun passaggio di inchiostro dalla matrice ai rulli, poiché l’ordine di stampa viene direttamente trasmesso ed elaborato dalla stampante, in forma digitale.

Il passaggio dall’elaboratore elettronico alla carta sarà dunque diretto, senza alcun trasferimento intermedio. Con questo sistema, dunque, sarà possibile personalizzare tutte le copie e controllare costantemente il processo di stampa. Chi lo desidera potrà cambiare via via il contenuto del testo da imprimere su ogni foglio, evitando così errori, imprecisioni e refusi.

Tecniche di stampa a confronto

Il sistema di stampa offset presenta l’indubbio vantaggio di essere semplice da realizzare e decisamente economico. Questo sistema, inoltre, garantisce un’estrema velocità del processo di stampa: in poche ore, infatti, sarà possibile realizzare anche decina di migliaia di copie di uno stesso documento. Per tali ragioni, esso si rivela perfetto per chi deve lavorare con tirature importanti: è il caso, ad esempio, dell’industria del packaging, per la quale la quantità conta certamente più della qualità.

Se, invece, si necessita di un maggior grado di precisione e specializzazione del processo di stampa, il metodo digitale è sicuramente il più adeguato: bisogna tener presente, però, il fatto che esso comporta costi decisamente superiori, sia in termini di tempo, sia sul piano economico.

Stampare digitalmente, pertanto, conviene soprattutto per chi deve imprimere un numero più limitato di copie di un testo, ma ha necessità di assicurarsi la qualità di ogni singolo foglio e vuole potersi riservare uno spazio per attuare modifiche in caso di errori e refusi.

Questo metodo sarà perfetto per operazioni come la stampa di libri, ancor più se le sezioni di testo risultano corredate da immagini e tabelle, che necessitano di un alto grado di precisione.

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